Oggi in questo articolo ti parlo dell’allenamento dei portieri del settore giovanile e soprattutto di un aspetto molto importante per allenare i giovani portieri, nello specifico ti parlo del divertimento, spesso mi vengono poste domande su che tipo di allenamento si deve fare svolgere ai propri portierini per allenarli nel migliore dei modi e io spesso ripeto la stessa cosa, il divertimento deve essere sempre presente durante un allenamento,
questo è valido per portieri di prima squadra figuriamoci se non lo è per portieri del settore giovanile, è assolutamente importante allenare i portieri sugli aspetti tecnici, coordinativi ecc. ma non ci si deve mai dimenticare che il calcio è prima di tutto un gioco e un gioco preclude che ci si debba divertire.
Si vedono ancora oggi situazioni dove i bambini vengono trattati da adulti, questo è dato dal fatto che tanti allenatori sono orientati sul risultato per fare carriera e non sulla crescita dei propri ragazzi, secondo il mio punto di vista nel caso dei portieri l’obiettivo di un preparatore dei portieri è quello di trasmettere ai propri portieri la passione per il ruolo e non la ricerca del risultato ad ogni costo,
l’obiettivo deve essere quello di fare crescere un portiere in modo consono a quella che è la sua età in modo da farlo crescere in modo sano e senza pressioni in un clima di entusiasmo, un bambino va al campo di gioco soprattutto per divertirsi e non per essere massacrato se sbaglia qualcosa, è giusto correggere un portiere ma c’è un modo giusto e un modo sbagliato per farlo.
quindi è giusto allenare i portieri su determinati aspetti che possono essere tecnici o coordinativi ma è anche giusto che poi ci sia una fase dove ci si diverte, l’deale sarebbe se questi aspetti vengano introdotti in un contesto di gioco in modo da accelerare la fase di apprendimento dato che si apprende più velocemente quando ci si diverte.
Caro Mario sfondi una porta aperta, devo dire però che quelli che si divertono di + siamo noi preparatori. Lo Straf è di 3 preparatori e ci occupiamo di c,a 24 ragazzi i due sedute lunedì e giovedi naturalmente divisi x fasce di età e di orarario anche se…… per una ventina di minuti stanno assieme e si fanno una partitella a calcio,basket,pallavolo o altro. Queste sedute le possiamo fare perchè ospitiamo anche altri portieri di altre società che affidano a noi la preparazione dei giovani portieri. Diciamo che funzioniamo da Pronto Soccorso Portieri. Nel settore giovanile e per me arriva fino alla cat. giovanissimi curiamo l’aspetto cordinativo e acrobatico in primis (un portiere anche se piccolo vuole fare il tuffo) quindi assecondare le loro esigenze è fondamentale per poi introdurre anche le attività per loro meno divertenti. Chi semina raccoglie anche se non saremo più noi a seguirli ed a raccogliere i frutti.
Ciao Marco, ti ringrazio del tuo prezioso intervento, e sono d’accordo con te sul fatto che chi semina raccoglie è importante lavorare bene..
caro Mario Vella sono la mamma di un piccolo portierino di 10 anni Mirko.Vorrei un consiglio,ultimamente vedo che non vuole più andare ad allenarsi a parte come portiere,ma solo con la sua squadra sempre come portiere. Ho deciso di non mandarlo più,credo di aver fatto cosa giusta. GRAZIE…
Ciao Tiziana, non lo so se sia la scelta più giusta non mandarlo più, perchè se Mirko si diverte andando a giocare è giusto che continui, più che altro la mia domanda è se ci sono degli istruttori nella società dove gioca che impongono delle regole e sono in grado di fargli capire l’importanza di fare come fanno tutti. Secondo me se a lui piace giocare perchè si diverte per convincerlo ad allenarsi anche come portiere puoi provare a dirgli che se si allena come portiere poi quando va con la squadra è ancora più forte e non gli fanno mai gol..prova a dirgli una cosa tipo questa…Ti mando un saluto.
ciao Mario! ti faccio i miei complimenti ,poi volevo solo sapere, se per te, puo’ essere una bella cosa far organizzare dai bimbi(7-10 anni ) una parte del loro allenamento.Io mi sento molto soddisfatto e a loro sembra che interessi e partecipino molto piu’ volentieri anche alla parte magari piu’ noiosa dovee si fa’ un po’ di tecnica
ovviamente il tutto dopo proposto viene avvallato e corretto da me prima di essere messo in pratica.E’ una strada che posso continuare a seguire???
ciao Mario , volevo rispondere subito a Tiziana in merito al fatto di suo figlio …. giustissimo che un bambino deve essere ascoltato ma prima di prendere decisioni affrettate mi sento di dire che dovendo gestire una trentina di portieri che come eta vanno da 9 a 17 anni posso dirti Tiziana che il segreto di far piacere il calcio a tuo figlio e’ unicamente una responsabilita’ degli allenatori …… sappi che tutti gli esercizi specifici che deve fare il portiere possono essere fatti fare sottoforma di gioco e divertimento in specialmodo all’eta’ di 10 anni !!!! e poi anche se non ho una squadra che partecipa ad un campionato , gestisco ugualmente una squadra affiatata di portieri!!!! che si confrontano , si correggono e imparano tra di loro !!! e’ sicuramente una squadra e questo e’ quello che devi fare capire a tuo figlio ….. in questa squadra incontrera’ compagni che usera’ come punto di riferimento e anche chi gli dara’ “soggezione” o addirittura timore ma questo lo trovera’ in tutte le squadre e in tutti gli sport che tuo figlio vorra fare!!! ultima cosa , hai chiesto a tuo figlio se vuole veramente continuare a giocare oppure si e’ stancato e vuole cambiare attivita’?? ricordagli anche che sono poche le societa’ che fanno lavoro differenziato per i portieri specialmente a questa eta’!! questo non puo’ altro che essere motivo di crescita per tuo figlio ! L’articolo che hai pubblicato Mario e’ una cosa basilare x un portiere , come quando un neonato impara a camminare….. mi ricordo che quando mi allenavo se l’esercizio era proposto sottoforma di gioco e magari con dose di sana competizione , rendevo molto di piu’ rispetto ad un esercizio singolo senza un obiettivo .
quindi spazio al gioco specialmente se i portieri sono giovani ….. troveranno lo stimolo x tornare al successivo allenamento con voglia e impegno !!!! ciao Mario
Ti ringrazio Fabio del tuo intervento sicuramente molto utile…Mario
Salve, vorrei intervenire nell’interessante discussione, dicendo che l’entusiasmo e il divertimento sono alla base di tutto, penso che la seduta deve essere prettamente tecnica , abbinando giochi e esercizi si a scopo tecnico ma alla base ci deve essere il divertimento e il gioco, purtroppo già all’età di 7-8 anni il portierino ha pressioni da parte dei genitori, mister e compagni, quindi sta a noi instaurare un rapporto gioioso e di fiducia.
Spesso propongo senza creare grandi ansie dei piccoli premi (caramelle, guantini,calzettoni..etc..) per farli entusiasmare sempre di più verso questo difficile ma affascinante ruolo.
cordiali saluti
Matteo Bonavolontà preparatore portieri scuola calcio S.S. Lazio
Ciao Matteo sono completamente d’accordo con te su quello che hai detto e data la tua esperienza in una società professionistica come la Lazio mi fa piacere che confermi ancora di più quello che io penso..grazie del tuo intervento, Mario
Ciao Mario, mio figlio Alessio di 10 anni fa il portiere in una società del Piemonte. Fa due allenamenti a settimana ma solo uno e non sempre, con il preparatore dei portieri. Ad Alessio piace molto fare il portiere, e una volta a settimana lo porto ai campetti e provo ad allenarlo io. A lui piace dopo aver fatto gli allenamenti scambiarsi di ruolo, lui tira e io paro. Per poter passare lui a tirare deve farmi oltre a sei parate in più rispetto ai goal subiti anche due parate super ( in tuffo con livello di difficoltà superiore rispetto alle altre). In questo modo si diverte e si impegna di più per riuscire ad andare lui a tirare. E normale che gli piaccia molto passare da parare a tirare ? Cosa mi consigli ? posso proseguire con questo metodo ?Ciao Massimo
Ciao Massimo direi che se vedi che tuo figlio si diverte quello è il metodo migliore il divertimento è fondamentale per cui continua così..saluti Mario