Allenamento Portieri: “Scopri come comunicare con un portiere che non accetta di perdere”

In questo articolo ti voglio parlare dell’importanza della comunicazione con portieri, soprattutto se alleni i bambini, che non accettano di perdere.

Spesso ci capita di avere a che fare con portieri che non accettano di perdere,

questo atteggiamento può avere tante cause ma la principale è da andare a cercare nell’infanzia proprio nella comunicazione che i genitori di questi bambini o ragazzi hanno avuto nei loro confronti.

Tutti i bambini sin da piccoli non accettano di perdere ed hanno zero resistenza alla frustrazione derivante dalla sconfitta,

quello che fa la differenza tra chi crescendo accetta di perdere e chi no, sta proprio come già detto nella comunicazione che i genitori hanno avuto con loro.

Il genitore del bambino che non accetta di perdere, nel momento in cui il bambino ha a che fare per la prima volta con questo evento,

invece che rassicurarlo e sdrammatizzare sull’accaduto e incitarlo a riprovare, lo fa sentire sbagliato e lo rimprovera.

Spesso questo accade non perchè il genitore è cattivo o chissà cosa ma semplicemente perchè lo stesso genitore rivolta sul figlio troppe aspettative

e vede nel figlio una sorta di possibilità di riscatto dalle cose che non è riuscito a fare lui, spesso per questo genitore la sola cosa che conta è vincere.

Ovviamente tutto questo viene rovesciato sul bambino che vivrà l’esperienza del fallimento come una cosa da evitare e collegherà alla sconfitta il fatto di sentirsi un fallito,

cercando di evitare in ogni modo che questo accada ed anche per non deludere il genitore che confida molto in lui.

Altro aspetto è quello che il genitore propone al bambino compiti troppo grandi per le sue capacità innescando nello stesso un senso di frustrazione e sfiducia delle sue possibilità.

Ho fatto questo estratto di psicologia per dire che se noi allenatori abbiamo a che fare con questo tipo di portieri sia che siano adolescenti e ancora peggio bambini,

dobbiamo fare molta attenzione a questo aspetto e cercare di sdrammatizzare quando c’è un errore o una sconfitta e non essere troppo accusatori,

per non innescare meccanismi che portano il nostro portiere a rendere sotto le aspettative.

Inoltre è importante soprattutto per chi allena i più piccoli proporre esercitazioni che il bambino può svolgere facilmente in modo da rinforzare la sua fiducia

e piano piano proporre sempre cose con difficoltà crescente ed incoraggiarlo a riprovare, in questo modo possiamo farlo crescere in modo sano e soprattutto farlo innamorare di questo fantastico ruolo.

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