Oggi ti parlo di un aspetto di un portiere da non sottovalutare e che a mio parere è di vitale importanza e cioè dei rituali che il portiere ha durante un allenamento e prima di una partita, tutto quello che un portiere fa in settimana durante l’allenamento (soprattutto per quello che gioca), non è mai fatto per caso, tutto ha un senso ed è fatto in modo da sentirsi più tranquilli, questo può andare dal metodo di riscaldamento allo stretching..ecc come al solito è tutta una questione di testa.
Ogni portiere ha dei rituali che deve assolutamente seguire per rendere al meglio durante la partita della domenica e che soprattutto nei portieri di esperienza li ha portati a raggiungere dei risultati, con il tempo poi alcuni rituali vanno via e vengono sostituiti da altri, tutto questo sempre in funzione di un unico scopo che è la partita.
Ogni portiere ha i suoi rituali e ci sono cose che assolutamente deve fare durante un allenamento e soprattutto prima di una partita che lo rendono più tranquillo, anche la cosa in apparenza più insignificante può avere un valore enorme per il tuo portiere e può essere determinante.
Per esempio durante il riscaldamento pre-partita anche io ho dei rituali che assolutamente devo fare e da cui non transigo come per esempio uscire un po prima dallo spogliatoio e fare con calma degli scambi palla con i piedi con l’altro portiere o con il preparatore, questo per quanto mi riguarda mi porta a sentirmi più sereno e mi rilassa molto prima di una partita, ogni portiere ha sempre le sue strategie e i suoi rituali.
Mi sono dilungato molto su questo per dirti che da preparatore dei portieri devi comunicare con il tuo portiere e chiedergli se ci sono delle cose che lui preferisce fare prima di una gara o di un allenamento e se vuole fare un esercizio specifico, aggiungendo poi alcune cose tue che desideri fare,
Per assurdo anche il numero di toccate o di ripetizioni di uno specifico esercizio può portare un portiere a sentirsi più tranquillo, se per esempio lui nell’esercitazione di torsione del busto classica per riscaldare la colonna vertebrale è abituato a fare 4 ripetizioni per lato perchè così si sente più sereno è fondamentale che ne faccia 4!
Io sono dell’idea che il riscaldamento per un portiere sia personale e che nei portieri di esperienza sia necessario lasciargli fare ciò che desiderano, anche se tu puoi provare a proporre un riscaldamento tuo e che magari con altri portieri che hai allenato ti ha portato dei risultati,
questo però senza forzare la cosa, l’approccio alla gara lo sai meglio di me è fondamentale per un portiere e influisce sulla prestazione del portiere in grande percentuale, questo unito ovviamente a tanti altri fattori aiuta nella prestazione del tuo portiere.
Ti faccio un altro esempio, io nel riscaldamento pre-partita potrà sembrare strano ma devo almeno una volta fare un errore durante l’esecuzione di un esercitazione questo perchè a livello mentale mi dà il segnale che posso anche commettere errori e che devo alzare ancora di più il mio livello di concentrazione,
questo può sembrare strano ma per me commettere un errore anche grossolano in riscaldamento è importante, per qualcun’altro questo può essere un problema, sta a te capire queste cose anche parlando con il tuo portiere.
Per cui per concludere il mio consiglio è quello di lasciare fare al tuo portiere il riscaldamento che desidera senza imporgli mai nulla.
Ciao Mario, sono d’accordo con te sul modo di fare il riscaldamento pre partita, anch’io di solito lascio cerco di far fare al portiere il riscaldamento che gli è piu’ gradito, che poi si discosta non di molto da un classico riscaldamento, anch’io dopo un leggero riscaldamento e prima di iniziare faccio fare qualche esercizio per il tronco , perchè li ritengo molto importanti per poi passare al lavoro con la palla. Poi quando faccio dei tiri in porta e dei cross mi faccio aiutare anche dal portiere di riserva e dico sempre al titolare la frase: ”quando sei a posto dimmi tu basta”. Cordiali saluti, Paolo
Giusto confermo quanto detto da Paolo, io dato che ho avuto la fortuna di fare piu’ di un riscaldamento ai portieri di prima squadra professionisti, ero sempre io a chiedere come dove quando, proprio perche’ lavorando tutta la settimana con il proprio preparatore, non potevo arrivare io e stravolgere le abitudini.
L’importate e’ partire subito dall’inizio di stagione con un accordo ben preciso con l’allenatore e poi il gioco e’ fatto.
Il riscaldamento va’ sempre condiviso con entrambi i portieri, curando anche l’aspetto atmosfrerico e tanti piccoli accorgimenti che “non non non” dovranno mai mancare.
Grazie Mario ciao Sergio Maraia
Sono daccordo anche io con Mario, ci sono degli atteggiamenti “scaramantici” che per il portiere sono molto importanti a livello psicologico.
Non ho mai avuto sentore di rituali riferiti alla fase di riscaldamento prepartita, ma ad esempio io, dopo che l’arbitro aveva fatto il sorteggio per il campo, prima di andare in porta, andavo sempre in panchina a farmi “tirare”, notare bene, non porgere, ma tirare la borraccia dell’acqua e berne un sorso portandola poi con me e sistemandola a destra in fondo alla rete della porta. Vedo che anche i “miei portieri” compiono dei rituali analoghi, chi tocca il dischetto del rigore prima di entrare in porta, chi si fa il segno della croce (molto diffuso) indipendentemente dal credere in Dio o no.
Grazie comunque a tutti per i consigli che servono a completare il nostro bagaglio di conoscenze ed esperienze. Saluti a tutti Sandro
D’accordo con Mario, il riscaldamento del portiere prima della gara lo lascio decidere a lui e lo esegue con il suo secondo, con il quale condivide l’allenamento di tutta la settimana. Io mi limito a stargli vicino ed eventualmente inserire qualche esercizio specifico. Saluti a tutti. Antonio.
d’accordo con tutti, comunque a prescindere se il riscaldamento lo fa da solo il portiere che entra subito o l’altro secondo me l’importante è di dargli sempre un mano a livello psicologico… quello fisico è importante ma soprattuto nei giovani e forse tutti i portieri prima della gara hanno un po di phatos … poi sono loro a scegliere il metodo Saluti a tutti
Sono daccordissimo.Io ogni volta che mi appresto a inizio stagione ad allenare un portire che non conosco chiedo se ha un suo modo di riscaldarsi nel prepartita e quindi lo rispetto per creare a lui una certa tranquillità e concentrazione. A volte con qualche portiere ho avuto modo di parlare con lui in settimana e correggere insieme alcuni esercizi che faceva da tempo come migliorare la rapidita’ o altre cose.Per me è essenziale essere con lui la domenica.
Per Paolo: Ottimo esempio di come si può gestire questo tipo di situazione! 😉
Per Sergio: Condivido quanto hai detto, mai imporre qualcosa in questi casi perchè come gia detto anche il minimo particolare che può sembrare insignificante per il portiere può valere molto.
Per Sandro: Esattamente l’esempio della borraccia è un esempio classico di ciò che intendo dire, lanciare la borraccia invece che farsela dare normalmente, questa cosa può fare la differenza a livello psicologico per un portiere! Grazie! 🙂
Per Antonio: Ottimo! 😉
Per Massimo: Esatto il preparatore dei portieri in quel caso è li più per un supporto psicologico che fisico… 😉
Per Toti: Benissimo ottimo modo di porsi nei riguardi del tuo portiere! 🙂