“Come aiutare i tuoi portieri a diminuire la paura di sbagliare e come comportarti in base al carattere dei portieri che alleni”

2E9AD5EA00000578-0-image-a-98_1447948585559

Uno dei problemi che noto molto spesso quando guardo gli allenamenti dei giovani portieri è che ci sono alcuni preparatori dei portieri che non appena questi sbagliano gli gridano addosso come se avessero commesso l’errore più grande della loro vita.

Usare questo atteggiamento con i portieri specialmente se giovani secondo me è molto dannoso perchè per alcune personalità di portieri questo ha un effetto paralizzante che li blocca e poi li fa sbagliare ancora di più.

E’ il classico caso dei portieri che rimangono pietrificati quando devono fare qualsiasi gesto perchè hanno paura di sbagliare ed essere attaccati, perchè anche se poi magari sbagliano e nessuno gli dice nulla a livello emotivo loro percepiscono che se sbaglieranno sarà la fine del mondo.

Purtroppo questo è installato anche dalla nostra società che condanna l’errore invece di capire quali sono le cause degli errori e usarli per crescere.

Inoltre questo ha radice sicuramente nella sfera famigliare dove sicuramente i bambini vengono caricati dai genitori di troppe responsabilità e aspettative e vengono criticati duramente se commettono degli errori, non solo nel calcio ma su tutto.

Non sono qui a condannare i genitori perchè comunque ogni genitore cerca di fare del suo meglio e sicuramente non lo fa apposta a fare così anche se bisognerebbe secondo me fare crescere i propri figli sempre facendogli capire che l’errore è umano e può capitare senza traumatizzare, ma lasciamo stare questo discorso che è molto più complesso e articolato.

La mia attenzione va a come un preparatore dei portieri deve comportarsi con i portieri, perchè se i genitori magari possono non documentarsi su come si instaura fiducia in un figlio anche se secondo me dovrebbero farlo, un preparatore dei portieri, in questo caso la parola più giusta è istruttore/educatore, non può assolutamente trascurare di documentarsi su come si deve avere a che fare con un giovane a livello psicologico e su come non fargli avere il terrore dell’errore.

Immagina che se già un bambino – ragazzo ha la famiglia che gli mette pressione e poi arriva al campo e trova anche l’allenatore che fa la stessa cosa, per quel bambino quello non è più uno sport dove si può divertire ma è una vera e propria esperienza di tortura.

Il ruolo dell’istruttore/educatore è quello di saper capire la personalità di chi si sta allenando e comportarsi di conseguenza, modificando il proprio modo di rapportarsi.

Non si può comportarsi in modo uguale con tutti perchè ognuno ha la sua personalità e ognuno deve essere trattato in modo diverso.

Le regole devono essere uguali per tutti ma il modo con cui ci si rapporta con i ragazzi assolutamente no e purtroppo vedo che non sempre è così.

Questo concetto lo ho imparato ascoltando e guardando sul campo uno che a mio avviso è un grande maestro in questo ovvero Giuseppe Godino che è uno psicologo dello sport con cui ho avuto l’onore di lavorare insieme a Valerio Fiori preparatore del Milan.

Ti spiego in breve anche se il discorso è molto più ampio, ognuno di noi ha un modo principale di trasmettere le nozioni e insegnare agli altri, questo modo di insegnare è predominante e fa presa su un certo tipo di personalità, mentre su altre non fa presa ed è per questo che ci sono portieri che ti seguono di più ed altri di meno,

perchè con quelli che ti seguono stai utilizzando una strategia simile alla strategia di apprendimento di quei portieri, mentre per altri ci vuole un’altra strategia che prima devi individuare e poi applicare e questo lo puoi fare con dei test che Godino fa fare sia a te che ai portieri che alleni, se vuoi approfondire questo argomento un camp con Valerio Fiori lo farei.

Comunque per renderla più semplice devi capire sempre qual è il portiere che hai di fronte e comportarti in base alla sua personalità, devi diventare un pò camaleontico in modo da riuscire a farti seguire da tutti i portieri ma soprattutto se vedi che c’è un portiere che ha paura di sbagliare,

quando sbaglia non attaccarlo ma cerca con calma di fargli capire dove ha sbagliato per migliorare e che anche se sbaglia non è la fine del mondo e non è successo nulla, inoltre se puoi farlo e vedi che i genitori sono persone che ascoltano, parla anche con loro di questa cosa in modo che anche loro modifichino il loro comportamento, è dura ma magari qualcuno lo trovi. 🙂

Se per esempio alleni un portiere che è molto agitato e ansioso cosa che può essere comunque collegata alla paura di sbagliare, cerca di farlo calmare e farlo ragionare di più facendogli capire che più si agita e meno riesce ad essere lucido e capire quello che deve fare perchè la sua mente è in piena tempesta.

Quindi in breve, abituati a cambiare il tuo modo di fare in base i portieri che alleni e vedrai che più portieri ti seguiranno e avranno dei miglioramenti.

Spero con questo articolo di averti dato degli spunti di riflessione su cui poter migliorare anche i tuoi allenamenti, Ti auguro buon lavoro sul campo!

Mario

 

 

Commenti

8 Comments

  1. Mattia Giugno 1, 2016
  2. Mario Vella Giugno 2, 2016
  3. Franco Bensa Luglio 22, 2016
  4. Mario Vella Luglio 22, 2016
  5. paolo Settembre 10, 2016
  6. Mario Vella Settembre 17, 2016
  7. Riccetelli carlo Dicembre 10, 2016
  8. Mario Vella Gennaio 2, 2017

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Continuando ad utilizzare il sito, l'utente accetta l'uso di cookie Maggiori Informazioni

Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.

Close