“L’importanza del defaticamento nell’allenamento dei portieri”

stretching

In questo articolo ti parlo dellla fase di defaticamento nell‘allenamento dei portieri che secondo il mio punto di vista è tanto importante quanto l’allenamento stesso, dopo un allenamento intenso e faticoso per il portiere è importante eseguire una fase di defaticamento, che può consistere nel fare un paio di giri di campo in modo molto blando così da rilassare il portiere sia a livello fisico che mentale.

In questa fase sono compresi esercizi di stretching per gli arti inferiori, esercizi per lo scarico della colonna vertebrale, esercizi per gli addominali anche se personalmente ritengo che sia meglio arrivare al campo qualche minuto prima tempo permettendo e fare tutta la serie di addominali prima così da sfruttare il tempo in attesa che inizi l’allenamento, questo soprattutto nei periodi invernali.

Diciamo che 300 addominali ad allenamento sono sufficienti dato che facendone 300 ad allenamento per 3 volte la settimana sono 3600 al mese visto che come sai gli addomanali per il portiere sono fondamentali in quanto gli danno equilibrio nei movimenti e non devono assolutamente essere trascurati, nei primi periodi dell’anno invece quando le temperature lo permettono la fase di addominali e defaticamento può essere eseguita tutta alla fine, questo è comunque a discrezione del portiere.

Una cosa che spesso e volentieri capita quando termina l’allenamento soprattutto per chi si allena alla sera è che ci sia un fuga generale da parte di tutti perchè non si vede l’ora di tornare fra le calde mura di casa o a bere una cosa con gli amici, fai capire ai tuoi portieri che anche il defaticamento è allenamento e che ne troveranno dei benefici in futuro, se c’è un posto al coperto dove poter eseguire degli esercizi di stretching sarebbe utile che li facessero chiedi questo piccolo sacrificio di 5 minuti ai tuoi portieri.

Un esercizio che può servire dopo le fatiche di un allenamento è quello di stare sdraiati tenendo le gambe tese verso l’alto appoggiate a un muro prima a gambe unite e poi divaricate così da scaricare tutta la tensione, un accorgimento da tenere in considerazione è che i piedi durante questo esercizio devono essere a “martello” per rendere l’esercizio davvero efficace.

Per il nostro miglioramento,

Mario Vella

Commenti

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  1. davide Novembre 20, 2010

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