“Come dare il giusto atteggiamento mentale ai tuoi portieri e farli migliorare”

In questo articolo ti voglio parlare di un problema che molto probabilmente è capitato a tutti ovvero l’avere a che fare con ragazzi che fanno fatica a stare concentrati e che pensano che sia sempre tutto un gioco senza impegnarsi come dovrebbero.

Purtroppo questo problema avviene perchè magari i portieri che alleniamo arrivano da ambienti dove sono sono stati abituati a prendere sempre e costantemente tutto come gioco e non gli è stata insegnata la giusta mentalità per affrontare un allenamento, magari perchè arrivano da ambienti molto più dilettantistici della realtà dove siamo noi.

Mi è capitato di vedere allenamenti di ragazzi che si allenano in ambienti professionistici, lasciando stare le categorie pulcini ed esordienti che sono tutta un’ altra cosa, ho notato che ovviamente è più facile avere l’attenzione dei ragazzi nei settori giovanili professionistici che in quelli dilettanti.

Questo secondo me è dato dal fatto che nei settori giovanili professionistici c’è di mezzo l’ambizione che il ragazzo ha e sicuramente l’ambiente che lo circonda aiuta, sentono più l’importanza di quello che stanno facendo, mentre nel dilettantismo spesso, per fortuna non sempre da tutti, tutto è preso come un gioco e un passatempo.

Altra musica è allenare ragazzi che si allenano nei settori giovanili dilettantistici, soprattutto in società non “di nome”, perchè è probabile che vengano da realtà ancora più dilettantistiche di quelle dove siamo noi e tanti non sono abituati alla fatica e ad allenarsi con la giusta mentalità.

La domanda è: “Come ovviare a questo problema?”

Secondo me il modo migliore per fare questo è far capire sin da subito che con noi le cose sono diverse e quando vediamo nei ragazzi degli atteggiamenti sbagliati stopparli subito e fargli capire che ora il livello si è alzato e certe cose non le possono più fare.

Un esempio grande è la puntualità, negli ambienti molto dilettanti si tende a passare sopra a chi arriva in ritardo agli allenamenti, secondo me la prima cosa che si deve fare capire ai ragazzi è che la puntualità è la prima cosa e che non è ammesso arrivare in ritardo.

Un altro aspetto è per esempio quando mentre facciamo gli esercizi con un portiere c’è chi si mette a chiaccherare o giocare con il pallone calciandolo a destra e sinistra, i portieri che in quel momento non stanno facendo l’esercitazione devono o recuperare i palloni e metterli vicino a te oppure guardare l’esercitazione che stanno facendo gli altri,

ci deve essere un clima di concentrazione, dopotutto tu li devi indirizzare a farli essere pronti per le categorie superiori che andranno a fare e anche il minimo dettaglio è importante, per esempio sulle uscite alte il tono di voce, se hanno un tono di voce debole quando chiamano la palla tu devi spronarli con decisione e fermezza a tirare fuori un tono di voce forte e deciso, anche perchè poi se vorranno fare i portieri quello dovranno fare e non possono permettersi di avere un atteggiamento debole.

Oppure il parlare durante le partitelle, se vorranno fare i portieri non si possono permettere di stare zitti e quindi tu devi prepararli a parlare e spronarli a farlo fino a che non lo fanno, ovviamente tenendo conto del carattere del portiere che hai di fronte, ci sono quelli più esuberanti con cui dovrai comunicare in un certo modo e quelli un pò più chiusi dove dovrai avere un altro tipo di comunicazione, ci vuole tanta pazienza ma alla fine questo è il nostro mestiere, se no è inutile andare al campo.

Sicuramente all’inizio non è facile perchè bisogna cambiare un’abitudine molto radicata in loro e all’inizio bisogna sicuramente usare dei toni molto decisi e fare capire come funziona, fino a quando la cosa diventa normale e lo faranno da soli.

Altra cosa che sicuramente accelera questo è il tuo atteggiamento, se hai un atteggiamento molto permissivo soprattutto con quelli più vivaci e lasci passare troppe cose, i ragazzi capiscono che con te possono fare ciò che vogliono e poi diventa dura, quindi l’atteggiamento giusto è quello dove abbiamo un atteggiamento forte e sicuro e sproniamo i ragazzi a dare il massimo su ogni esercitazione e su ogni pallone, in quell’ora di allenamento massima concentrazione e attenzione senza distrazioni.

Questo non significa che non ci deve essere il momento dove si scherza, quello è fondamentale ma deve esserci sempre la giusta dose di scherzo e lavoro, con una percentuale più alta sul lavoro.

Una cosa che dico sempre è che se in allenamento abbiamo un atteggiamento forte e andiamo su ogni pallone con cattiveria e determinazione poi la domenica non dobbiamo sforzarci di trovare la concentrazione perchè l’abbiamo allenata in settimana e ci verrà automatica.

Ora sicuramente riuscire a passare questa mentalità a tutti non è facile perchè purtroppo non tutti hanno questa predisposizione, però secondo me è il dovere di ogni preparatore provare a tirare fuori il massimo da ogni portiere che allena per non avere rimpianti e sapere che si è sempre dato il massimo.

Commenti

2 Comments

  1. Fabio Latini Settembre 16, 2017
  2. Mario Vella Settembre 16, 2017

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